La pensilina di attesa alla fermata dell'autobus, questo oggetto, quasi diafano nelle idee di chi lo progetta e realizza, viene spesso sottoposto ad atti, universalmente considerati vandalici dalla cultura dominante, che ne modificano radicalmente l'aspetto quando non ne minano addirittura la funzionalità. La radicale trasformazione di un oggetto impersonale come la pensilina in un contenitore delle più varie forme di espressività della gioventù urbana ha attirato l'attenzione del fotografo, per definizione attento osservatore della realtà circostante. Ne è nato il lavoro fotografico "I'm waiting here".
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Photo di Mario Capriotti
Testo nella quarta di copertina di Emilio Zito